mercoledì 21 ottobre 2015

Auto senza pilota o con sistemi di guida assistita. Le nuove frontiere della mobilità.

Non c’è dubbio sul fatto che l’auto, nei prossimi vent’anni cambierà molto più di quanto non sia successo dalle sue origini ad oggi. In passato. gran parte delle operazioni legate alla gestione meccanica del mezzo erano di stretta pertinenza del conducente dell’auto. Poi via via sono state demandate alla verifica ed al controllo di sempre più sofisticate tecnologie. L’apice di questo processo è comunemente oggi conosciuto come  “self-driving” o come “autonomous cars”. Due termini usati nella maggioranza dei casi come sinonimi, anche se tecnicamente indicano due approcci diversi.
Quella chiamata “Autonomous car” è un’auto di impostazione molto simile a quella che guidiamo quotidianamente, con il volante ed i sedili fronte marcia, ma dotata di  una tecnologia che, pur in presenza del conducente, prende il sopravvento sul conducente nelle decisioni da prendere in circostanze ben predefinite. Potremmo quindi definirla un’auto con avanzati sistemi di  guida assistita. Alcune funzioni proprie della guida assistita sono già disponibili, come ad esempio il “parcheggio automatico”, il “controllo della velocità adattivo” (che adatta la velocità del veicolo all’esigenza di mantenere la distanza di sicurezza da quello che lo precede) e “la frenata  automatica” sono disponibili su una ristretta fascia di vetture. Nel prossimo futuro la guida assistita potrebbe arrivare ad affiancare il conducente, fino a sostituirlo completamente, ad esempio nelle condizioni di traffico molto congestionato o negli spostamenti autostradali. La “self-driving car” rappresenta invece uno stadio più avanzato di questo ineludibile processo. E’ un’auto senza pilota. Non c’è il volante ed il veicolo effettua tutte le operazioni di guida usando gli stessi sensori, radar e geolocalizzazione adottata dalle auto con sistemi di guida assistita. Il salto culturale è enorme e non del tutto facile da affrontare e da accettare. La barriera psicologica da superare per affidarsi ciecamente ad uno spostamento solamente e completamente strumentale è ancora molto alta. I sistemi di guida assistita rappresenteranno la tecnologia ponte per prepararci al veicolo senza conducente. L’auto condivisa diverrà progressivamente una realtà sempre più diffusa. Chiameremo l’auto con il cellulare, digiteremo la destinazione ed il veicolo farà tutto il resto, da solo!  Per la motorizzazione invece, a questo stadio, l’elettrificazione si ritiene che sarà già un fatto acquisito, almeno nell’ambito urbano delle "smart city".
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