mercoledì 4 dicembre 2013

Entro un anno obbligatori i dispositivi per il controllo pressione pneumatici

Tra meno di un anno, il 1 Novembre 2014, come previsto da una direttiva dell’Unione Europea, tutte le automobili prodotte in Europa dovranno essere dotate (come peraltro avviene dal 2008 negli Stati Uniti) di un sistema di controllo continuo della pressione degli pneumatici.
Tali dispositivi possono essere diretti oppure indiretti. I primi, altrimenti noti come TPMS (Tyre Pressure Monitoring System), utilizzano sensori inseriti all’interno dei quattro pneumatici, fissati sui rispettivi cerchi con un sistema meccanico e bilanciati da un adeguato contrappeso oppure montati dentro alle valvole dei pneumatici stessi.
I secondi, detti indiretti, spesso collegati al sistema ABS, riconoscono eventuali perdite di pressione misurando la velocità di rotazione della ruota (una maggiore velocità è indice di una minore circonferenza e quindi di un pneumatico meno gonfio del necessario). Questo sistema, noto come DDS (Deflation Detection System), non è legato al cerchio bensì alla vettura e permette quindi di tenere sempre sotto controllo la pressione dei pneumatici, indipendentemente da quelli montati, anche quando si sostituiscono i pneumatici estivi con quelli invernali o viceversa.
L’incremento del numero di veicoli equipaggiati con questi sistemi avrà un sensibile impatto su officine e gommisti. I sistemi indiretti necessitano di ricalibrazione in caso di variazione della pressione oppure di sostituzione degli pneumatici. Per veicoli dotati invece di sistemi a misurazione diretta il modo più semplice per mantenere l’operatività del sistema con treno di pneumatici estivi od invernali è munirsi di uno o più set supplementari di sensori.
Ad oggi, ciascun veicolo dotato di TPMS, richiede virtualmente un sensore TPMS specifico. In futuro, le officine saranno in grado di equipaggiare il maggior numero di veicoli con tre sole tipologie di REDI-Sensors. Un fattore determinante, che semplificherà  la gestione logistica e di magazzino sia per le officine che per i ricambisti.
«L’esperienza maturata nei sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici è un dato significativo» dice Matteo Zucchi, amministratore delegato di Continental Automotive Trading Italia. «Abbiamo iniziato più di dieci anni fa, presentando al mercato i sensori TPMS  e la nostra gamma include attrezzature di diagnosi veicolare e strumentazione speciale per l’assistenza ai TPMS.  Si tratterà del medesimo sensore TPMS multi-applicazione, con un design nuovo, ma comunque installabile su veicoli diversi. All’inizio del 2011 abbiamo presentato VDO REDI-Sensor al mercato statunitense, entro i primi sei mesi del 2014, saremo pronti anche per il mercato in Europa ed in Italia, in risposta all’obbligatorietà di equipaggiamento».
A differenza di altre soluzioni di TPMS,  VDO REDI-Sensor è fornito pre-programmato e predisposto ad eseguire le procedure originali del veicolo in manutenzione, permettendo un utilizzo rapido ed immediato. La maggior parte dei sensori TPMS disponibili sul mercato sono integrati con le valvole di gonfiaggio dei pneumatici, mentre VDO REDI-Sensor è applicato sulla superficie interna, facilitando l’installazione da parte delle officine e proteggendo da eventuali danni e corrosione. Inoltre, grazie alla posizione di montaggio, può essere utilizzato con ogni tipologia di pneumatico e valvola di gonfiaggio.
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