venerdì 30 agosto 2013

Nissan va a scuola dalle api e dai pesci

Eporo
Per sviluppare le tecnologie che plasmeranno il futuro della mobilità, gli ingegneri giapponesi guardano al regno animale. Uno degli obiettivi a lungo termine di Nissan consiste nell'eliminare i rischi di lesioni gravi o letali per gli occupanti dei veicoli e secondo Toru Futami, ingegnere-capo della divisione Ricerca e Tecnologie Avanzate della Casa del Sol Levante, studiare il comportamento degli animali che si spostano in grandi gruppi sarebbe utile per capire come creare un ambiente di guida più sicuro ed efficiente modificando l'interazione tra veicoli. «Mentre cercavamo di sviluppare sistemi anti-collisione avanzati per le auto di prossima generazione, ci siamo resi conto che le risposte che cerchiamo sono davanti ai nostri occhi, nella natura ed in particolare... sott'acqua» dice Futami.
Applicando varie tecnologie, tra cui quella del telemetro laser (LRF) - un dispositivo ispirato agli occhi composti dei bombi che hanno un angolo visivo di oltre 300 gradi-  il gruppo di ricerca ha creato 6 robot denominati EPORO (EPisode 0 Robot) progettati per monitorare le relative posizioni, comunicare e spostarsi fianco a fianco o in fila indiana, riproducendo il comportamento dei banchi di pesci.
«L'attuale codice stradale prevede che le auto viaggino all'interno di corsie prestabilite e fermarsi agli stop. Se però fossero autonome, non servirebbe alcuna segnaletica orizzontale o verticale. Nel mondo dei pesci funziona esattamente così: quando si riuniscono in banchi, seguono tre semplici regole: non allontanarsi troppo, non avvicinarsi troppo, non urtare i compagni. I pesci non seguono linee eppure riescono a nuotare gli uni vicino agli altri senza incidenti. Se le auto fossero in grado di fare la stessa cosa e muoversi in sincronia, potrebbero circolare in numeri di gran lunga superiori senza congestionare le strade. Non dovremmo nemmeno ampliare le carreggiate attuali» spiega Futami, aggiungendo che le unità EPORO possono comunicare anche agli incroci, decidendo quale ha il via libera e quale invece deve rimanere ferma, senza bisogno di semafori.
Prima dell'avvento di EPORO, Nissan ed il Research Center for Advanced Science and Technology dell’università di Tokyo avevano creato il Biometric Car Robot Drive (BR23C), un dispositivo che imita la straordinaria capacità dei bombi di evitare collisioni. Ispirato agli occhi composti delle api con un campo visivo di oltre 300 gradi il telemetro laser rileva gli oggetti che si trova di fronte entro un raggio di 180 gradi e 2 metri. BR23C calcola la distanza esatta rispetto all'ostacolo ed invia subito un segnale al microprocessore interno che lo elabora e sfrutta l'informazione per spostare o riposizionare il veicolo ed evitare l'impatto. «In una frazione di secondo, il robot riconosce l'ostacolo e modifica l'orientamento delle ruote e tutti i parametri necessari per scongiurare il rischio di incidenti, proprio come fanno le api»  spiega Toshiyuki Andou, direttore del Mobility Laboratory Nissan e ingegnere-capo del progetto.
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