mercoledì 3 luglio 2013

GM e Honda: ritorno all'idrogeno

GM e Honda, 1.200 brevetti in due. Hanno deciso di condividerli per cercare di accelerare l'adozione sui veicoli della tecnologia idrogeno a celle a combustibile entro il 2020.
L'accordo è l'ultimo di una serie di alleanze create per suddividere  il costo di sviluppo di veicoli a celle a combustibile. Toyota e BMW stanno già lavorando insieme su questo progetto, così come hanno fatto Daimler, Ford e Nissan . Meno di un decennio fa, i grandi costruttori indicavano i  veicoli a celle a combustibile ad idrogeno come il modo migliore per ridurre la dipendenza dal petrolio e rendere l'ambiente più pulito. Ma negli ultimi anni parlare di celle a combustibile sembrava un tema superato con l’affermarsi di altre tecnologie quali l’ibrido, l’elettrico a batteria ed i biocombustibili  in grado di attirare maggiormente l’attenzione dei consumatori e dei governi. La complessità  dello stoccaggio dell'idrogeno a bordo del veicolo e la mancanza di stazioni di rifornimento di idrogeno hanno rappresentano due grandi ostacoli per le celle a combustibile. La tecnologia del plug-in in confronto si è dimostrata più economica (anche se ancora troppo costosa per il mercato di massa) e le infrastrutture di ricarica in aumento sul territorio .
Un veicolo a celle a combustibile genera elettricità da una reazione chimica tra idrogeno ed ossigeno e l'unica emissione allo scarico è  vapore acqueo. Una tecnologia raffinata, ma con costi di sviluppo molto elevati a causa del vasto uso di platino come catalizzatore e la complessità dello stoccaggio che richiede costosi serbatoi in fibra di carbonio. Grazie alla collaborazione in materia di sviluppo, GM e Honda, già "leader" nella ricerca delle celle a combustibile, credono di poter ridurre i costi in modo più rapido attraverso la piena condivisione di competenze, economie di scala e fornitori. «Tra tutte le tecnologie a zero emissioni di CO2, i veicoli elettrici a celle a combustibile ad idrogeno hanno un vantaggio definitivo sia come autonomia che come tempi di rifornimento, rispetto a quanto offerto  dalle tradizionali auto a benzina» ha evidenziato  Takanobu Ito, presidente e amministratore delegato di Honda Motor, affiancato da Dan Akerson, presidente ed amministratore delegato di GM che ha ribadito «Siamo convinti che questo sia il modo migliore per sviluppare questa importante tecnologia, che ha il potenziale per contribuire a ridurre la dipendenza dal petrolio ed a sviluppare la mobilità sostenibile».
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